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Malattia coronarica: i bassi livelli di testosterone associati ad aumento della mortalità negli uomini


Ricercatori del Royal Hallamshire Hospital di Sheffield in Gran Bretagna hanno condotto uno studio che ha dimostrato che bassi livelli di testosterone raddoppiano la mortalità nei pazienti con coronaropatia.

Allo studio hanno preso parte 930 pazienti con malattia coronarica, diagnosticata mediante angiografia, reclutati nel periodo 2000-2002, e seguiti in media per 6.9 anni.

Gli endpoint dello studio erano: mortalità per qualsiasi causa e mortalità vascolare.

La prevalenza della deficienza biochimica di testosterone è stata pari al 20.9% utilizzando la misura del testosterone biodisponibile inferiore a 2.6 nmol/l, del 16.5% usando il testosterone totale inferiore a 8.1 nmol/L, e del 24% quando sono state impiegate entrambe le misurazioni.


I soli parametri trovati influenzare il tempo alla mortalità totale e alla mortalità vascolare all’analisi multivariata sono stati: disfunzione ventricolare sinistra ( hazard ratio, HR=3.85 ), terapia con Acido Acetilsalicilico [ Aspirina ] ( HR=0.63 ), terapia con beta-bloccanti ( HR=0.45 ), e bassi livelli di testosterone biodisponibile ( HR=2.27 ).

Dallo studio è emerso che il deficit di testosterone nei pazienti con malattia coronarica è comune e ha un impatto significativamente negativo sulla sopravvivenza.
Sono necessari studi prospettici per valutare l’effetto del trattamento sulla sopravvivenza. ( Xagena Medicina )

Fonte: Heart, 2010

Link: CardiologiaOnline.it

Link: MedicinaNews.it


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