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Psoriasi: Guselkumab, il primo trattamento biologico inibitore selettivo dell’interleuchina-23



Guselkumab ( Tremfya ) è il primo trattamento biologico inibitore selettivo dell’interleuchina (IL)-23, indicato per il trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave, candidati alla terapia sistemica.

Le evidenze cliniche hanno riportato i risultati in termini di efficacia, sicurezza e miglioramento della qualità di vita dimostrati nel lungo termine nel trattamento della psoriasi.

Attualmente, la psoriasi è ancora una grave malattia cronica non-trasmissibile, dolorosa, sfigurante, invalidante e con un grande impatto negativo sulla qualità di vita.
In Italia, la percentuale di pazienti affetti è sottostimata, per mancata o tardiva diagnosi.
Tra le varie stime di prevalenza di popolazione adulta italiana affetta da psoriasi, la più affidabile appare essere quella di 1.8%, corrispondente a circa 900.000 soggetti di età superiore a 18 anni, con un costo totale medio annuo per paziente con psoriasi moderata-grave compreso tra 690-17.200 euro.

L’impiego di terapie sistemiche tradizionali comporta che i costi non-sanitari ( diretti e indiretti ) pesino per circa il 65% dei costi totali, di cui circa il 70% di perdita di produttività per il paziente e per chi lo assiste.
L’avvio alle terapie biologiche ha generato una caduta di circa il 70% dei costi non-sanitari, con riduzione di un terzo dei costi indiretti.
Il carico economico si affianca a quello sociale. Gli ambiti della vita personale colpiti dalla psoriasi sono ( in ordine decrescente ): emotivo, sociale, familiare, professionale, fisico, scolastico e sessuale.

Negli ultimi tre decenni sono stati e continuano a essere grandi i progressi nella comprensione di questa malattia, che guidano verso lo sviluppo di innovativi approcci terapeutici.
Recentemente la crescente evidenza del ruolo centrale dell'asse IL-23/Th17 nella patogenesi della psoriasi, in particolare con gli effetti indiretti sulla differenziazione delle cellule T e induzione della produzione di IL-17 e IL-22, ha portato l'attenzione su questa nuova via immunitaria come potenziale bersaglio di nuovi farmaci.

Inoltre, l'interleuchina-23 è stata riscontrata in livelli elevati nella cute dei pazienti affetti da psoriasi a placche.
Negli esseri umani, è stato dimostrato come il blocco selettivo di IL-23 sia in grado di normalizzare la produzione delle citochine effettrici, comprese IL-17A, IL-17F e IL-22 che favoriscono lo sviluppo della malattia infiammatoria.
Pertanto, un approccio terapeutico con IL-23 come target, potrebbe essere più selettivo, valido ed efficace, e mostrare importanti miglioramenti in termini di efficacia e sicurezza a lungo termine nel trattamento della psoriasi, rispetto ai trattamenti finora disponibili.

L’approvazione di Guselkumab si è basata sui dati di studi clinici di fase III. Lo studio clinico VOYAGE 1, che confrontava Guselkumab verso placebo e confronto attivo, ha dimostrato elevate percentuali di risposta clinica dopo appena 16 settimane, con miglioramento maggiore o uguale a 90% del punteggio dell'indice PASI 90 ( Psoriasis Area and Severity Index ) dal basale nel 73.3% dei pazienti, con miglioramento maggiore o uguale a 75% del PASI 75 dal basale nel 91.2% e con punteggio alla scala IGA ( Investigator Global Assessment ) corrispondente a guarigione-0 o malattia minima-1 ( IGA 0/1 ) nell’85.1%.
Le elevate percentuali di risposta clinica si sono mantenute alla settimana 24 ( IGA 0 [ 52.6% ], IGA 0/1 [ 84.2% ], PASI 90 [ 80.2% ], PASI 100 [ 44.4% ] ) e alla settimana 48 ( 50.5%, 80.5%, 76.3%, 47.4% rispettivamente ).

Inoltre, lo studio VOYAGE 2, oltre a confermare i risultati di VOYAGE 1, ha fornito importanti dati sulla necessità di continuare la terapia con Guselkumab per mantenere il più elevato livello di risposta e sull’efficacia del passaggio da confronto attivo a Guselkumab.

Entrambi gli studi hanno mostrato risultati di estrema efficacia ed elevata sicurezza nel corso di 1 anno di trattamento, il tutto accompagnato da un pratico regime posologico ( due dosi a inizio terapia a distanza di quattro settimane l’una dall’altra, seguite da una dose di mantenimento ogni otto settimane ). ( Xagena Medicina )

Fonte: Janssen, 2018

Xagena_Salute_2018


Per un aggiornamento sulla Psoriasi: PsoriasiOnline.net https://www.psoriasionline.net/



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