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Infezione da HIV-1: Symtuza, la prima terapia combinata a base di Darunavir in compressa singola



La terapia combinata di Darunavir, Cobicistat, Emtricitabina, Tenofovir alafenamide fumarato [ D/C/F/TAF ] [ Symtuza ] in compressa singola ( STR ) a somministrazione unica giornaliera trova indicazione nel trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 ( HIV-1 ).

Questa terapia è indicata per il trattamento dell’infezione da HIV-1 negli adulti e negli adolescenti, a partire dai 12 anni e con peso superiore ai 40 kg.

La novità di questa terapia è rappresentata dall’avere per la prima volta un inibitore delle proteasi, Darunavir, in una co-formulazione in singola compressa.
I vantaggi terapeutici derivano innanzitutto dall’efficacia delle singole componenti: il Darunavir ha una elevata efficacia che viene potenziata dalla sua associazione con il booster Cobicistat che ne aumenta l’assorbimento; inoltre, la combinazione dell’Emtricitabina / Tenofovir alafenamide fumarato ( TAF ), due inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa, rappresenta a sua volta un’innovazione.
La novità è la presenza del TAF, un profarmaco che, rispetto al suo predecessore Tenofovir disoproxil fumarato ( TDF ) usato nelle terapie combinate tradizionali, mostra una riduzione degli effetti collaterali a livello renale e di densità ossea, frequenti soprattutto in caso di co-somministrazione con gli inibitori delle proteasi.

La combinazione di tre antiretrovirali rappresenta una terapia standard per le infezioni da HIV, ma la loro combinazione in una singola compressa permette di avere una maggiore aderenza terapeutica associata alla facilità di assunzione che ne aumenta l’efficacia.
Grazie alla presenza dell’inibitore delle proteasi Darunavir, che ha un’elevata barriera genetica, questa terapia rappresenta una opportunità come primo e immediato trattamento perché, non inducendo resistenze virali in caso di fallimento, garantisce la possibilità di usare le altre classi di farmaci nel corso della vita del paziente.

Altre terapie a singola compressa sono già disponibili per trattare l’infezione da HIV-1 e sono già noti i vantaggi in termini di aderenza al trattamento, soddisfazione del paziente e risultati virologici rispetto ai regimi che richiedono l’assunzione di più compresse.

La presenza di Darunavir, farmaco con una elevata barriera genetica permette di utilizzare questa terapia ancor prima di ricevere l’esito dei test genotipici per la valutazione delle resistenze virali, permettendo così un intervento tempestivo nei casi in cui questo sia necessario.
Questa caratteristica risulta fondamentale nei pazienti con una infezione acuta, che necessitano un trattamento entro le prime 24 ore, o nei pazienti con diagnosi di AIDS, che vanno trattati il prima possibile. In questi ultimi, che già presentano un sistema immunitario compromesso e manifestazioni opportunistiche, e che rappresentano il 15% delle nuove diagnosi, iniziare la terapia immediatamente si associa a un beneficio clinico.

L’infezione da HIV è ancora una emergenza: in Italia il numero delle nuove diagnosi è stabile negli ultimi 10 anni, con 3.500 nuove diagnosi all’anno.
Recentemente si sta diffondendo, in casi selezionati, l’approccio test and treat, ossia il trattamento del paziente subito dopo la diagnosi.
Questo approccio terapeutico si è dimostrato efficace, nei pazienti con alto rischio di perdita al follow-up, nel mantenere il paziente legato al percorso terapeutico, disincentivando l’abbandono delle cure che può seguire la diagnosi di HIV.
Da dati epidemiologici emerge che il 18% dei soggetti diagnosticati non è in trattamento. Tale ritardo si verifica anche perché diversi pazienti non si presentano alla visita successiva, interrompendo il passaggio dalla diagnosi al trattamento.

Offrire un trattamento tempestivo consente di dare un riferimento immediato al paziente oltre che di abbattere rapidamente la carica virale, riducendo il rischio di trasmissione al partner.
Per adottare la strategia del trattamento immediato servono farmaci che siano attivi anche in presenza di resistenza agli antivirali.

Alla base dell’approvazione di Symtuza, ci sono stati due importanti studi registrativi.
Lo studio AMBER, condotto su pazienti naïve a terapia antiretrovirale, ha mostrato una efficacia confrontabile nella soppressione virale e una riduzione di effetti collaterali della terapia a singola compressa rispetto alla combinazione giornaliera di Darunavir / Cobicistat co-somministrato a Emtricitabina / TDF.
Lo studio EMERALD ha inoltre dimostrato che la terapia combinata a singola compressa ha fatto registrare un basso tasso di fallimento e un elevato successo virologico in adulti sieropositivi per HIV-1 in soppressione virologica passati alla terapia a singola compressa da un regime standard con inibitore di proteasi potenziato. ( Xagena Medicina )

Fonte: Janssen, 2018

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Per aggiornamenti su Infezione da HIV & AIDS: AIDSonline.it https://www.aidsonline.it/



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