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La menopausa precoce associata a un più alto rischio di scompenso cardiaco



Uno studio, pubblicato su Journal of American College of Cardiology, ha associato la menopausa precoce e l’ingresso in menopausa senza aver mai partorito a un maggior rischio di scompenso cardiaco.

Sono stati presi in esame i dati relativi a 28.516 donne in post-menopausa senza malattia cardiaca.
E' stata considerata l’età della prima gravidanza ( durata almeno sei mesi ) e il tempo trascorso dal menarca alla menopausa.

Nei circa 13 anni del periodo di osservazione è stato ricoverato per scompenso cardiaco circa il 5% delle donne prese in esame.

E' emersa una relazione fra una ridotta durata del periodo fertile e un maggior aumento del rischio di scompenso.
Inoltre chi non aveva mai partorito è risultato a maggior rischio di scompenso cardiaco a frazione di eiezione conservata.

Secondo Elena Zannoni, Chirurgia Conservativa ed Endoscopica di Humanitas Fertility Center, la menopausa comporta l’esaurimento funzionale delle ovaie che cessano di produrre ovociti. Questo fa venir meno l’effetto protettivo degli estrogeni sul sistema cardiovascolare, rendendo il sesso femminile simile a quello maschile per le patologie cardiovascolari.
L’avanzare dell’età, poi, predispone ad altre patologie quali l’ipertensione, il diabete, l’ipercolesterolemia che, anch’essi, aumentano i rischi cardiovascolari.
Spesso, inoltre, in post-menopausa si verifica un sovrappeso, uno dei principali fattori di rischio per le patologie cardiache.

Precedenti studi avevano evidenziato come la popolazione femminile che andava in menopausa in età precoce ( prima di 45 anni ) presentasse un rischio aumentato di patologia cardiovascolare acuta rispetto alle donne con menopausa tra 50 e 54 anni.

Fonte: Humanitas, 2017

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