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Tumore alla prostata: nelle neoplasie di ridotte dimensioni e scarsa aggressività può risultare utile la sorveglianza attiva



In un’alta percentuale di casi ( circa 10.000 ) gli uomini colpiti da tumore alla prostata presentano una neoplasia di ridotte dimensioni e scarsa aggressività. Tutti questi pazienti potrebbero essere sottoposti a sorveglianza attiva che prevede di monitorare la malattia attraverso esami specifici e controlli periodici, in alternativa alle terapie radicali.

La sorveglianza attiva rappresenta una nuova opportunità e modifica l’approccio tradizionale che prevede quasi sempre un trattamento radicale dopo la diagnosi del tumore.
In alternativa alle terapie radicali come chirurgia, radioterapia o brachiterapia, il paziente con tumore indolente è sottoposto a esami e controlli periodici. Questa vale per tutta la vita o fino a quando la malattia non modifica le sue caratteristiche iniziali.

La SIUrO ( Società Italiana di Urologia Oncologica ) promuove la sorveglianza attiva fin dal 2009 quando ha preso avvio SIUrO PRIAS ITA, il più grande studio a livello mondiale che in Italia è coordinato dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

La sorveglianza attiva è riconosciuta da anni nelle più importanti linee guida internazionali e sta sempre più diventando una valida alternativa terapeutica anche in Italia.

Il tumore della prostata è la forma di cancro più diffusa tra gli uomini in Italia con quasi 35.000 nuove diagnosi/anno.
Nel 60% dei casi la malattia richiede un trattamento con le tradizionali terapie come chirurgia, radioterapia e brachiterapia.
Solo ai pazienti che presentano caratteristiche ben precise e che costituiscono circa il 40% dei casi può essere proposta la sorveglianza attiva.

La sorveglianza attiva trova indicazione nei tumori di piccole dimensioni e con bassa aggressività biologica. Ai pazienti è chiesto di seguire scrupolosamente gli esami e le visite di follow-up per monitorare la patologia.

Uno dei prossimi obiettivi è quello di individuare metodi di follow-up alternativi e meno invasivi della biopsia. ( Xagena Medicina )

Fonte: OncoUrologia, 2017

Xagena_Salute_2017


Per approfondimenti: OncoUrologia.it http://oncourologia.it/



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