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SIMIT: Campagna per l’eradicazione dell’epatite C nei pazienti con infezione da HIV



Si calcola che in Italia ci siano almeno 15-20mila pazienti con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e HCV ( virus dell'epatite ). Ogni anno, dei 4mila nuovi casi di infezione da HIV, 250 risultano anche essere portatori dell’infezione da HCV; una persona con HIV su 4 presenta anche infezione da HCV.
Le nuove terapie sono in grado di eradicare l’epatite C in oltre il 95% dei casi anche nei pazienti affetti da HIV.

A luglio, prenderà avvio la nuova Campagna di eradicazione dell’epatite C nei pazienti coinfetti con HIV, promossa da SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.

Il Progetto è stato presentato durante la nona edizione di ICAR ( Italian Conference on AIDS and Antiviral Research ).
Il Congresso, presieduto da Maurizio Zazzi ( Siena ), Andrea Antinori ( Roma ) e Andrea De Luca ( Siena ), si è svolto presso l’Università degli Studi di Siena - Centro Didattico del Policlinico S.Maria alle Scotte.

Il virus HIV influisce negativamente sull’evoluzione della infezione da HCV. Risultano aumentate la carica virale di HCV, il tasso di progressione verso la fibrosi e la cirrosi, e la mortalità HCV‐correlata.
I pazienti con coinfezione presentano una più alta prevalenza di infezione da genotipo 1a e 3 di HCV, nonché una più alta prevalenza del cofattore di danno da alcol.

SIMIT intende farsi promotrice della Campagna di eradicazione dell’infezione da HCV nelle persone con HIV, al fine di conseguire l’eliminazione di HCV in questa popolazione nell’arco di un triennio.
Per ottenere questo risultato, SIMIT intende coinvolgere in un lavoro comune le Associazioni dei pazienti, favorendo le sinergie. La Fondazione ICONA sta sviluppando una progettualità di ricerca su questo tema, a supporto e a validazione dei risultati del piano di eradicazione.
Verrà, inoltre, implementato il supporto assistenziale al paziente, attraverso programmi che facilitino l’assunzione dei farmaci; verranno sostenenuti i Centri di minori dimensioni, favorendo l’accesso ai DAA ( antivirali ad azione diretta ) dei pazienti a essi afferenti.

Secondo Massimo Galli, Università di Milano, la coinfezione HIV/HCV determina interazioni patogenetiche che causano nelle persone colpite una maggior incidenza di malattie cardiovascolari, danno renale, malattie metaboliche e una accelerazione della progressione dell’infezione da HCV. Per tutti questi motivi l’eradicazione tempestiva dell’infezione da HCV nelle persone con infezione da HIV è da considerarsi una priorità, indipendentemente dal grado di compromissione epatica raggiunto.

Per Andrea De Luca, Università di Siena, il fenomeno della coinfezione, cioè dei pazienti che hanno infezione sia da HCV che da HIV, costituisce una percentuale abbastanza alta: il 25% delle persone con HIV soffre anche di epatite C.
Le nuove terapie sono in grado di eradicare l’epatite C anche in chi è affetto da HIV in oltre il 95% dei casi.
La maggior parte dei pazienti coinfetti è nota ai Centri ed è già seguita, rendendo più rapidamente praticabile questo processo rispetto all’eradicazione generale.
Questo è importante perché una parte di trasmissione dell’epatite C in Italia avviene proprio nell’ambito della popolazione coinfetta e nei pazienti affetti da HIV, l’epatite C causa molti più danni a tutti gli organi.

Per Massimo Andreoni, Policlinico Tor Vergata di Roma, la coinfezione HIV/HCV è un problema rilevante in termini di Sanità pubblica per il fatto che sono pazienti che hanno numerose malattie che comportano alte spese per la Sanità.

L’eradicazione dell’infezione da virus dell'epatite C è uno degli obiettivi dell’OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) del 2030.

Secondo Massimo Puoti, Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, l'eradicazione del virus HCV nella popolazione dei pazienti con infezione da HIV è un compito non complesso perché almeno il 95% dei pazienti sono stati sottoposti a regolare screening, e pertanto possono essere facilmente identificati. Inoltre si dispone di terapie efficaci in tutti i tipi di paziente, per cui in questa sottopopolazione l’obiettivo è raggiungibile.
La coinfezione da HCV ha una progressione più rapida e influenza tutte le altre variabili di salute del paziente con infezione da HIV.

Per Gioacchino Angarano, Ospedale Policlinico Consorziale di Bari, la coinfezione HIV/HCV provoca un peggioramento di tutti i parametri clinici evolutivi dell’infezione da HIV.
Grazie all'eradiazione, il Servizio Sanitario Nazionale riuscirà a ridurre le morbilità dei pazienti con doppia infezione da HIV e HCV.
I pazienti avranno meno complicanze renali, meno complicanze epatiche, meno tumori. Eliminare l’infezione da HCV riduce lo sviluppo di tumore anche in altra sede diversa dal fegato. ( Xagena Medicina )

Fonte: ICAR, 2017

Xagena_Salute_2017


Per approfondimenti:

a) Infezione da HIV / AIDS: AIDSonline.it http://www.aidsonline.it/

b) Epatite: Epatite.net http://www.epatite.net/



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