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Immuno-oncologia: dal melanoma al tumore del polmone, e il ruolo dell’espressione di PD-L1



Nel corso degli ultimi anni l’immunoterapia oncologica si è affermata come un nuovo approccio terapeutico dapprima nel melanoma metastatico e successivamente in altri tumori tra cui il carcinoma del polmone non a piccole cellule ( NSCLC ).

I progressi nella comprensione del sistema immunitario hanno portato allo sviluppo di nuove terapie, capaci di potenziare la risposta immunitaria dei pazienti.
L’immuno-oncologia ha dato inizio a una nuova era nel trattamento dei tumori. Questa terapia innovativa si basa proprio sulla consapevolezza che una risposta immunitaria mirata ed efficace contro uno specifico tipo di cancro possa permettere di ottenere benefici clinici significativi.

Le cellule del melanoma mostrano una sensibilità generalmente limitata ai farmaci citotossici convenzionali e alla radioterapia. Questo ha inciso in modo molto marcato sulle opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti affetti da questa neoplasia maligna, ma i notevoli progressi compiuti nella comprensione dell’immunobiologia, uniti alle recenti scoperte sui meccanismi fisiologici che regolano l’attività del sistema immunitario e le sue interazioni con il tumore, hanno permesso di sviluppare una nuova classe di agenti terapeutici rappresentata dai cosiddetti anticorpi monoclonali immunomodulanti.
L’approvazione negli ultimi anni di nuovi farmaci per il trattamento del melanoma metastatico come gli anti PD-1 ( Nivolumab, Pembrolizumab ), sta contribuendo a rivoluzionare il percorso di cura della malattia in fase avanzata.

Il tumore del polmone è la neoplasia più frequente ed è la prima causa di morte per cancro sia in Italia che nel mondo occidentale. L'approccio moderno al paziente con cancro polmonare richiede una dimensione multidisciplinare con condivisione delle criticità da parte di tutte le differenti figure professionali impegnate nelle varie fasi del percorso, dalla diagnosi alla terapia. In particolare, la possibilità di introdurre nuovi farmaci più efficaci e meno tossici sulla base della presenza di alcune alterazioni geniche nonché della corretta analisi dei vari biomarcatori predittivi sta cambiando la storia clinica della malattia. ( Xagena Medicina  )

Fonte: EMA European Medicines Agency, 2017

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Per approfondimenti: Immunoterapia.net http://immunoterapia.net/



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