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Fibrosi polmonare idiopatica, come affrontare la malattia, per migliorare la qualità di vita e la sopravvivenza



La fibrosi polmonare idiopatica è una malattia rara difficile da riconoscere, la cui diagnosi arriva in media con un ritardo di circa 2 anni dalla comparsa dei primi sintomi, a causa della similitudine con quelli di molte altre malattie respiratorie.
Un tempo lungo che, sommato al ritardo terapeutico, si ripercuote sul paziente che solo nel 50% dei casi sopravvive più di 2-5 anni dalla diagnosi.

Non esiste una cura definitiva per la fibrosi polmonare idiopatica. La terapia farmacologica e le procedure di autogestione possono migliorare la respirazione fino alla possibilità di trapianto per i pazienti di età inferiore ai 65 anni.

La fibrosi polmonare idiopatica colpisce il tessuto all’interno dei polmoni. In condizioni di salute normali, il tessuto polmonare è morbido ed elastico, per facilitare la respirazione. Se affetto da fibrosi polmonare idiopatica, invece, il tessuto polmonare si danneggia, e col tempo si cicatrizza. Tale processo è denominato fibrosi.
Con il progredire della fibrosi polmonare, la graduale cicatrizzazione del tessuto polmonare rende la respirazione sempre più difficoltosa.
Una volta che il tessuto polmonare è danneggiato dal graduale processo cicatriziale, non è possibile recuperarlo.

Vi sono diverse opzioni che possono aiutare a gestire gli effetti della fibrosi polmonare idiopatica.

a) Trapianto polmonare - L'unica cura per la fibrosi polmonare idiopatica è il trapianto del polmone; tuttavia non tutti i pazienti sono idonei per questo intervento. Un trapianto polmonare è una procedura complessa e altamente rischiosa; di conseguenza i pazienti che vi si sottopongono devono essere sufficientemente in forma ( fit ). E' necessario inoltre trovare un donatore compatibile, cosa che può richiedere molto tempo.

b) Antifibrotici - Negli ultimi anni sono stati autorizzati farmaci autorizzati per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica. Tali medicinali sono denominati antifibrotici. Pur non essendo una cura, sono in grado di rallentare la cicatrizzazione del tessuto polmonare e quindi la progressione della malattia.

c) Ossigenoterapia - Un possibile trattamento per le persone affette da fibrosi polmonare idiopatica è l'ossigenoterapia. Ciò significa ricevere un supplemento di ossigeno da una grossa bombola o da un apparecchio chiamato concentratore. In questo modo, attraverso un tubo, si riceve ossigeno respirando dal naso. L'ossigenoterapia può aiutare a ridurre la fame d'aria e permette ai pazienti di rimanere più facilmente attivi.

d) Riabilitazione polmonare - La riabilitazione polmonare può aiutare a tenere sotto controllo i sintomi della fibrosi polmonare idiopatica che di giorno in giorno si manifestano. Consiste nello svolgimento di esercizi fisici e di apprendimento di tecniche per ridurre l'affanno. È possibile, inoltre, ricevere consigli in materia di alimentazione e supporto psicologico.

e) Farmaci antiacidi - Molte persone affette da fibrosi polmonare idiopatica soffrono anche di un reflusso gastroesofageo, che consiste nella risalita degli acidi gastrici nell'esofago. È possibile che alcune gocce di acido gastrico vengano a contatto con i polmoni danneggiandone i tessuti. ( Xagena Medicina )

Fonte: Progetto FightIPF, 2017

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Per approfondimenti: PneumologiaOnline.net http://www.pneumologiaonline.net/



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